Cosa ha ucciso i dinosauri? Cosa fece scomparire in un breve periodo i grandi rettili che fino ad allora avevano dominato il Pianeta? I ricercatori (e gli appassionati di lucertoloni) si accapigliano da decenni su quale sia la vera causa della loro estinzione. Peter Schulte e 41 altri studiosi in giro per il globo cercano di mettere la parola fine (almeno per il momento) all’annosa questione in un articolo che uscirà domani su Science e che è il risultato di un lavoro di revisione di tutti gli studi e le prove raccolte negli ultimi vent’anni.
Schulte, geologo del GeoCenter delll'università di Ernlagen-Norinberga e il suo numeroso gruppo di colleghi affermano che la grande estinzione avvenuta alla fine del Cretaceo in cui più di metà delle specie viventi scomparve, tra cui i vistosi dinosauri, sarebbe dovuta al singolo impatto di un asteroide.
Un meteorite di 15 km di diametro che schiantandosi generò il cratere di Chicxulub, in Messico. Con un botto un miliardo di volte più potente della bomba che distrusse Hiroshima sollevò istantaneamente onde devastanti e tsunami in ogni parte del mondo. I terremoti sfondarono il decimo grado della scala Richter e si innalzò tanta polvere e gas che il sole si oscurò a lungo, la superficie della terra si raffreddò, gli oceani si acidificarono uccidendo in pochi giorni gli organismi fotosintetici e quelli che dipendevano da questi.
Scomparirono in un sol colpo (è il caso di dirlo) dinosauri, pterosauri (rettili alati che parevano uccelli e che furono i primi vertebrati capaci di volare), e grandi rettili marini, aprendo la strada al dominio dei mammiferi.
Trent’anni fa, il Nobel Luis Alvarez, Jan Smith e altri colleghi trovarono in sedimenti createsi alla fine del Cretaceo (raccolti vicino a Gubbio) una concentrazione stranamente elevata di iridio, un elemento chimico raro sulla Terra ma comune nei meteoriti. Ipotizzarono allora che un grande asteroide urtò la terra 65 milioni di anni fa, provocando l’estinzione dei dinosauri e di molte altre specie. Nel 1991 un cratere da impatto ampio più 200 km fu scoperto in Messico, nella penisola dello Yucatan.
Da allora l’ipotesi dell’impatto per giustificare la grande estinzione del tardo Cretaceo, una delle tre maggiori nella storia della vita sulla terra, ha raccolto sempre più consensi. Altre ipotesi erano però prese in considerazione, per esempio il prolungato vulcanesimo che durò 1,5milioni di anni e che riversò nei Trappi del Deccan tanta lava quanta ne sarebbe bastata a riempire il Mar Nero due volte. Si pensa che le interminabili eruzioni abbiano provocato un raffreddamento dell’atmosfera e piogge acide per tutto il Pianeta.
Secondo Shulte, tuttavia, questo evento causò – nei 500mila anni che lo separarono dall’impatto dei meteoriti – solo piccoli mutamenti nel tipo di fossili che sono stati ritrovati nei sedimenti dell'epoca. E anche le esalazioni solforose prodotte dal vulcanesimo, secondo i ricercatori, non ebbero vita sufficiente in atmosfera da provocare un tale disastro sulle terre emerse e nei mari.
A convincere gli autori dell'articolo che sarà pubblicato domani su Science della validità dell’ipotesi del meteorite ci sarebbe soprattutto l’abbondanza di iridio che è stata ormai ritrovata nei sedimenti di quell’epoca in ogni parte del Pianeta, abbondanza che è seguita da una repentina assenza di fossili negli strati successivi, A ciò si aggiunge la presenza, sempre nei sedimenti dell’epoca e sempre in tutto il pianeta, di una forma di quarzo che si origina quando questo viene colpito da un onda d’urto molto forte. Una forma di quarzo che solitamente si ritrova solo nelle aree interessate da esplosioni nucleari o da impatto di meteorite.
I ricercatori, inoltre, sostengono che gli studi che concludevano che il cratere di Chicxulub fosse stato generato 300mila anni prima del’estinzione dei grandi rettili avevano mal interpretato i dati geologici di cui si erano serviti.
E voi che ne pensate? Cosa ha fatto scomparire i dinosauri dalla faccia della Terra?
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