È meglio vivere come porci?

Non offendetevi se vi danno del porco (nel caso in cui si riferiscano alla vostra igiene). Vivere come un maiale è assai più salutare che vivere in un ambiente ben pulito o, peggio, sotto una campana di vetro, perlomeno se siete un maiale.
Parola di Denise Kelly, immunologa dell'università di Aberdeen, nel Regno Unito, che ha appena pubblicato un illuminante studio su "Bmc biology". Con dei colleghi ha esaminato 54 maialini, un terzo sono stati lasciati vivere all'aria aperta, liberi di rotolarsi in fango e di dilettarsi in tutti i comportamenti che nei millenni hanno procurato loro ingiusta fama, un terzo sono vissuti in un ambiente chiuso e lindo, i restanti isolati in celle pulitissime e rimpinzati giornalmente di antibiotici. Esemplari dei tre gruppi sono stati uccisi a 5 giorni (stadio neonatale), 28 giorni (età dello svezzamento) e 56 (quasi maturità). La carneficina serviva a studiare le loro interiora oltre  alle feci.
Ebbene, la stragrande maggioranza dei batteri nell'intestino dei maialini cresciuti da porci erano lactobacilli, noti per gli effetti salutari e per la capacità di bloccare patogeni intestinali come la salmonella. Questa quota calava drasticamente per gli animali vissiuti al chiuso e ancor più per quelli isolati e disinfettati. Non solo, nei cuccioli segregati e isolati erano attivi molti più geni legati alle reazioni autoimmuni (ovvero contro l'organismo stesso) e alla produzione di colesterolo, mentre quelli liberi erano ricchi di benefici linfociti T.
"Si è molto parlato della flora intestinale e della responsabilità di questa nell'influenzare le malattie del sistema immunitario e le allergie – ha osservato Kelly in un'intervista a 'Nature' – questo studio per la prima volta mostra un forte legame causa effetto". Glenn Gibson, microbiologo dell'università britannica di Reading, concorda, ma osserva laconicamente che, poiché la ricerca è stata condotta sui maiali, non si può essere sicuri sia valida anche per gli uomini. E voi che ne pensate, è meglio vivere come porci?  
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  • Lara Ricci |

    Ringraziamo Costanza Olschki. In effetti scrivendo “Liberi di rotolarsi nel fango ED ESCREMENTI”, ora corretto, abbiamo commesso un errore. Ha ragione la lettrice ad affermare che i maiali sono sono animali piuttosto puliti, che distinguono la zona in cui riposano da quella in cui sporcano, e rompono il terreno in cui vengono confinati sia per stress sia per motivi alimentari, visto che normalmente mangiano anche tuberi. Ci scusiamo dunque per l’errore con i lettori (e con i maiali). E cogliamo l’occasione per ribadire quanto già espresso da Costanza Olschki e sottolineato anche dai veterinari ed etologi che abbiamo sentito per verificare questo post: le tremende condizioni in cui si trovano i maiali da allevamento industriale, che vivono invece su grigliati, senza poter dunque avere contatto con la terra, in spazi angusti, a continuo contatto con i loro escrementi, in ambienti dove la temperatura viene mantenuta elavata solo per far sì che gli animali consumino meno energia per riscaldarsi e dunque ingrassino più rapidamente.

  • Costanza Olschki |

    A parte che concordo sui rischi di una vita “sterilizzata”, soprattutto da bambini, vorrei solo aggiungere che i maiali grufolano, sì, nella terra e si rotolano nel fango (per proteggersi dagli insetti estivi) , ma non mi risulta che si rotolino negli escrementi. Anzi, – parlando ovviamente di animali liberi – si guardano bene dal deporli vicino a dove dormono e mangiano. Pensiamo quindi quale crudeltà rappresenta per loro vivere in spazi angusti a continuo contatto coi propri escrementi!

  • Giuseppe |

    Certo, purchè consapevoli. Pronti a diventar lindi all’occorrenza. “Sporcarsi le mani” ci abitua all’azione. La “pulizia” ci fornisce l’ordine mentale necessario.

  • Aristide |

    Le vaccinazioni sono un metodo di immunizzazione ben noto. Anche se meno sicura e più rischiosa, l’esposizione diretta a patogeni misti potrebbe essere pure efficace.

  • Filippo Pomarancio |

    Non so se per gli umani possano valere le tesi dei ricercatori citati nell’articolo. Posso solo raccontare un’esperienza personale. Uno dei miei figli all’età di due anni era solito razzolare carponi per il giardino di mia suocera in cui vivevano liberi animali di tutti i tipi: cani, gatti, galline, topi, ghiri,etc.. Con sgomento mi accorsi che nelle sue scorribande succhiava accuratamente tutti i sassi del terreno. Dei miei figli questo, che oramai ha quasi trent’anni, è il più sano e robusto. Sarei quindi tentata di dire che sì, meglio vivere senza troppa igiene.

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