Possiamo urlare che non ci importa nulla di quello che dicono gli altri, ma il nostro cervello ci tradisce, mostrando che è un'utopia pensare di potersene infischiare dell'opinione altrui.
Almeno a livello neuronale, l'approvazione degli altri dà molta più soddisfazione della disapprovazione. Chris Frith e altri ricercatori del Centre for neuroimaging dell'Ucl (University college London) in collaborazione con la danese Aarhus University, in uno studio pubblicato ieri su Current Biology hanno mostrato che, nel cervello, l'area del piacere e della gratificazione si attiva solo quando gli altri concordano con noi.
Ma c'è di più: i ricercatori ritengono di poter prevedere quanto le persone saranno influenzate dalle opinioni altrui sulla base del livello di attività mostrato nel centro del piacere e della gratificazione.
Lo studio ha coinvolto 28 volontari che si sono lasciati monitorare il cervello con una risonanza magnetica funzionale mentre ascoltavano l'opinione di esperti su canzoni che loro avevano precedentemente valutato. L'area del piacere e della gratificazione si attivava quando il giudizio degli esperti concordava con il loro.
Non solo: la valutazione degli specialisti poteva anche alterare il godimento (ovvero l'attività nel centro del piacere) prodotto nei volontari dall'ascolto delle musica amata, un'alterazione che variava a seconda di quanto disponibile erano la persone a cambiare idea sul brano.
E voi cosa ne pensate? Quanto vi sentite influenzati dalle opinioni altrui? Quanto spesso influenzate gli altri coi vostri giudizi?
Campbell-Meiklejohn, DK et al. How the Opinion of Others Affects our Valuation of Objects. Current Biology; 17 Jun 2010