I pesci, loro sì, credono nella giustizia. O perlomeno la mettono in pratica. Stiamo parlando del Pesce dottore (Labroides dimidiatus). I maschi di questa colorata specie che si nutre di parassiti altrui non perdono l’occasione di punire le femmine quando le vedono barare. A volte, infatti, invece di cibarsi dei fastidiosi organismi che abitano sul corpo di una specie più grossa, queste ne mangiano la più gustosa mucosa, provocando l’irritata dipartita del poveretto.
Allora i maschi le inseguono aggressivamente e, dopo questa lezione, le femmine diventano più giudiziose, con buona soddisfazione del "cliente" (il pesce grosso).
Perché i maschi di preoccupano di difendere un terzo, senza un apparente vantaggio, si sono chiesti Nichola Raihani ricercatore della Zoological Society di Londra, Redouan Bshary, dell'università del Queensland a Brisbane e altri colleghi, che hanno osservato l'insolito comportamento.
Perché si è evoluto un tale meccanismo?
I motivi "biologici" che spingono a punire chi ha offeso un terzo vengono molto studiati nell'uomo, perché consentono di indagare le basi del vivere sociale, come il senso di giustizia, o l'altruismo (si veda a questo proposito Siamo egoisti o altruisti? e le Conclusioni). Per esempio, una delle possibili spiegazioni "biologiche" al perché gli uomini penalizzano chi non rispetta le regole, è perché provano gusto nell'essere "giusti". Questo infatti sembrano mostrare recenti ricerche di neuroscienze, che hanno visto attivarsi le aree del piacere nel cervello di una persona che infligge una pena a chi è stato scorretto.
E i pesci? Perché lo fanno? Perché si è evoluto un comportamento simile a favore addirittura di una terza specie? E' forse dovuto al fatto che se il pesce grosso se ne va anche i maschi rimangono a bocca asciutta? Per vederci più chiaro Bshary e Raihani hanno fatto un esperimento, che hanno descritto oggi su Science: hanno messo i Labroides dimidiatus in un acquario, dove veniva introdotto un "vassoio" che conteneva fiocchi di grano e gamberetti. Quando uno dei pesci dottore mangiava il boccone che preferiva, ovvero il gamberetto, i ricercatori sfilavano il vassoio, lasciando tutti a bocca asciutta. Anche in questo caso i maschi hanno iniziato a punire le femmine golose che sceglievano i bocconi più gustosi, e queste, appresa la lezione, dopo un po' si limitavano a nutrirsi dei fiocchi. Così i maschi, e l'intera la comunità, avevano tutto il tempo per nutrirsi, lasciando stare i gamberetti.
"Questo esperimento ha mostrato che le conseguenze di un tale comportamento punitivo, che a prima vista può sembrare insensato – spiega Bshary – portano un vantaggio diretto ai maschi. Ecco perché, secondo noi, si è selezionato nel corso dell'evoluzione".
Ma che dire degli uomini? Secondo voi il senso di giustizia si è evoluto biologicamente, perché portava vantaggi agli individui che lo praticavano? O è solo il prodotto della nostra cultura? O magari è frutto di entrambi?
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