Sono uno dei sei
giornalisti che ogni settimana danno vita alla Domenica del Sole 24 Ore, che
leggo da quando ero al liceo. Ho 36 anni e faccio questo lavoro da 16 anni.
Dopo la scuola di giornalismo dell’ordine dei giornalisti della Lombardia, ho
lavorato alla Rai e alla CNN di Atlanta. Al Sole sono dal 2000 e per diversi
anni ho curato le pagine scientifiche del giovedì. Nel frattempo mi laureavo,
con 110 e lode, in Scienze ambientali.
Amo la poesia, la letteratura, la musica l’arte e scienza. Da qualche anno
dedico un’attenzione particolare a neuroscienze e biologia molecolare perché
hanno iniziato a mostrare straordinari spaccati sulla natura umana. Amo gli
ominidi e le scimmie e sono un’accanita sostenitrice dell’importanza
dell’informazione scientifica, che non rinunci ad essere corretta, e perché no,
divertente.
Nel 2005 ho pubblicato un libro “Droghe e Dipendenze” con Boroli
editore. Partendo dalle più recenti scoperte sul cervello, cerco di spiegare
perché non riusciamo più a fare a meno di qualcosa, che sia il cibo (non solo
il cioccolato), il sesso, la sigaretta, la cocaina, il gioco d’azzardo o
addirittura un’altra persona. Nel 2006 ho fatto parte degli autori del libro
“Italian applications”. Nel 2012 ho collaborato al Libro dell’anno
dell’Enciclopedia Treccani
Ho vinto diversi premi tra cui il premio per la divulgazione scientifica
Voltolino (in giuria i Nobel Dulbecco, Rubbia), il premio Piero Piazzano,
il premio Laigueglia per l’informazione ambientale e il premio nazionale di
poesia Quasimodo. A mia volta ho fatto parte della giuria del premio europeo
per la divulgazione scientifica Cartesio.
Ho pubblicato reportage dal Nord e Sud America, Africa, Europa e Asia. Il più
emozionante è stato quello sui cieli di Bordeaux, a gravità zero.