Facile lagnarsi del fatto che i soldi non possono comprare la felicità, quando si è ricchi. Direste lo stesso se foste poveri, molto poveri? La condizione economica ha un effetto sulla nostra gioia e sul nostro benessere, e così lo psicologo Daniel Kahneman, vincitore del premio Nobel per l'economia nel 2002, si è posto l'annosa questione se il denaro possa comprare la felicità. Giungendo a conclusioni interessanti.
La percezione della nostra vita e della nostra felicità aumenta considerabilmente fino a quando il nostro reditto annuale tocca la soglia di 75mila dollari (negli Usa), passata quella soglia, però l'aumento di ricchezza non produce un significativo aumento di benessere.
Lo studio di Kahneman, pubblicato con l'economista Angus Deaton, entrambi professori di Princeton, su Pnas del 6 settembre scorso, è in realtà più raffinato. Prende in esame un sondaggio giornaliero (il Gallup-Healthways Well-Being index) condotto tra mille americani cui sono state fatte 450mila domande e cerca di valutare due differenti elementi: la percezione che gli intervistati hanno della propria vita (valutata in una scala da 1 a 10) e il loro benessere emotivo, che si riferisce al numero di volte in cui in una giornata si prova gioia, tristezza, rabbia, stress, e affetto, un benessere misurato attraverso domande riferite al giorno prima.
Ebbene, ciò che i ricercatori hanno trovato è che il denaro non necessariamente significa più felicità, ma troppi pochi soldi sono legati a sofferenze emotive. Per esempio possono esacerbare la sofferenza legata al divorzio, alla malattia, alla solitudine. 75mila dollari l'anno pare essere la soglia oltre la quale la felicità non dipende più dal denaro, ma da altri fattori legati al carattere delle persone, all'ambiente in cui vivono, agli avvenimenti che si trovano a fronteggiare.
Il reddito la formazione scolastica, inoltre, sono molto legati alla percezione che gli intervistati hanno della propria vita, mentre la salute, la capacità di prendersi cura degli altri, la solitudine e il vizio del fumo sono invece indicatori più utili per prevedere il benessere emotivo.
E voi cosa ne pensate? il denaro può compare la felicità, o almeno un po' più di felicità? Oltre quale reddito annuo pensate che la percezione della vostra vita e il vostro benessere emotivo non aumentino più significativamente?
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